Oggi, nella Giornata Internazionale della Donna, vi invitiamo prima a riflettere sulle battaglie e sulle discriminazioni affrontate e subite dalle donne nel passato, poi a ragionare su cosa stia accadendo invece in questo presente e di conseguenza su quali possano essere i passi per la costruzione di un futuro realmente egualitario.

L’8 marzo è una commemorazione e ci permette perciò di non dimenticare quanto sia necessaria un’attenzione quotidiana e costante alle nostre azioni. Le discriminazioni di genere, i pregiudizi relativi al ruolo delle donne, alle loro “caratteristiche” o “attitudini”, a come “dovrebbero essere o non essere” pesano ancora molto nella nostra società e sono fortemente limitanti al raggiungimento di pari diritti.

Ci dobbiamo impegnare iniziando dal ricordo della storia e dall’utilizzo di un linguaggio che preveda l’interesse costante alla parità di genere, dobbiamo indignarci profondamente per i danni che ancora oggi subiamo a causa del patriarcato (donne morte ammazzate solo per il fatto di essere donne, donne che non riescono a raggiungere posizioni di potere, che a parità di lavoro non guadagnano lo stesso salario di un uomo, donne che vivono con paura il fatto di camminare sole di notte, donne che non possono prendere decisioni sul proprio corpo, donne a cui viene detto come devono vivere la loro vita, donne che non sono libere di essere ciò che desiderano essere).

Per questi e molti altri motivi, nel nostro piccolo, se non avete già iniziato per conto vostro, vi invitiamo da qui in avanti, esattamente dal momento stesso in cui state leggendo questo breve articolo, a riprodurre il seguente “esercizio”. Cercate di creare, una volta al giorno, quelle che si chiamano “Combinazioni Categoriali Sorprendenti” sostituendole alle “Combinazioni Stereotipiche”. Iniziando proprio con il ruolo di genere!

Cosa significa?
Significa considerare in ogni situazione le molteplici appartenenze ai gruppi, allenandosi a descrivere in modo più accurato le persone. Se avete davanti una persona provate a pensarla in delle vesti diverse dalle prime che vi sono venute in mente! Ad esempio, se avete visto una donna in tailleur e avete pensato che facesse l’insegnante, cambiate idea e pensatela come un’ingegnera che si sta dirigendo verso il suo studio e poi successivamente come una meccanica che non è in servizio in quel determinato momento. Vedrete che piano piano, la vostra mente si abituerà alle associazioni che sperimentate e alcune inizieranno a diventare semplicemente spontanee. Se l’avete immaginata felice con una famiglia e dei figli pensatela felice senza o viceversa!

Stereotipi cognitivi e sociali ci permettono di semplificare la realtà intorno a noi, ma vanno imparati ad usare nel posto giusto al momento giusto, poiché a volte, per provare a rendere il mondo un posto migliore, è necessario, più di ogni altra cosa, rendere giustizia alla complessità e alla profondità della realtà che ci circonda.
Uno sforzo deve essere fatto per cambiare le cose, uno sforzo che però condurrebbe davvero donne e uomini a vivere in una società più libera, perché la storia di sopraffazione delle donne diventi semplicemente un ricordo.

Infine, per iniziare a ragionare profondamente su questi temi, vi consigliamo di leggere:

✔️“21 donne all’assemblea” di Grazia Gotti, un libro che ripercorre le storie di 21
donne che parteciparono al dibattito che permise di creare la Costituzione della
Repubblica Italiana.
✔️“Liberati dalla brava bambina” (Gancitano M., Colamedici A.)
✔️“Manuale per ragazze rivoluzionarie. Perché il femminismo ci rende felici” (Blasi G.)
✔️“Parità in pillole. Impara a combattere le piccole e grandi discriminazioni quotidiane”
(Facheris I.)

 

Autrice: Dott.ssa Irene Certini
Supervisora: Dott.ssa Sabrina Masetti

 

Bibliografia:

Blasi G. (2018), Manuale per ragazze rivoluzionarie, Rizzoli

Gancitano M., Colamendici A. (2019), Liberati dalla Brava bambina, Tlon

Palmonari, Cavazza & Rubini (2002), Psicologia sociale, il Mulinio

https://www.bossy.it/5-cose-che-puoi-fare-per-la-giornata-internazionale-della-donna-al- posto-degli-auguri.html

https://www.raicultura.it/webdoc/otto-marzo/index.html#diritti