Complice la pandemia, sono tantissimi i lavoratori che si sono ritrovati a lavorare in smart working: la pausa pranzo, dunque, si fa a casa, prendendo il posto della mensa aziendale o, in generale, del pasto fuori casa.
Lo smart working porta con sé diversi vantaggi per i lavoratori che possono ricorrere a questo metodo di lavoro, ma anche alcuni svantaggi per alcuni di loro, ad esempio l’impegno da aggiungere per organizzare anche a casa una pausa pranzo veloce, sana ed equilibrata.

Secondo una recente ricerca “Flessibilità e smart working: come cambia la nuova pausa pranzo degli italiani?” condotta da Praxidia per Elior, realtà leader nella ristorazione, il 50% dei dipendenti in smart working ritiene che la pausa pranzo sia più complicata da gestire a casa rispetto al pranzo in ufficio, soprattutto perché è più difficile alimentarsi correttamente, infatti:

– Il 39% ritiene che sia più difficile e complicato mantenere un menu vario e bilanciato;
– il 42% percepisce il momento della pausa meno rilassante per la reale impossibilità di staccare dal lavoro;
– il 49% evidenzia una minore possibilità di fare movimento;
– il 30% crede di avere meno tempo per sé stesso.

Quello che cambia realmente al lavoratore in smart working è che, lavorando da casa, è necessario sapersi organizzare in tempo per:

– fare la spesa;
– rifornire la dispensa e il frigorifero di alimenti sani, freschi, ma anche duraturi;
– pensare a cosa preparare;
– infine, ritagliare del tempo per cucinare durante la pausa pranzo.

Oltre ad un’impeccabile organizzazione, il segreto per una buona pausa pranzo sana e bilanciata in smart working è dare importanza anche al gusto e, nello stesso tempo considerare il rendimento lavorativo da mantenere anche dopo il pasto.
Dunque, per garantire un menù vario e non monotono, che favorisca la copertura dei fabbisogni, bisogna pianificarlo in anticipo per l’intera settimana, con l’intento di renderlo gustoso e quindi gratificante, per allentare eventuali tensioni e stress che possono insorgere nella giornata lavorativa. Sì a piatti unici bilanciati, sani e veloci a pranzo, composti da cereali, fonti proteiche e verdure di stagione, accompagnati da frutta di stagione.

Per seguire una dieta equilibrata variare è un principio fondamentale. Per orientarsi al meglio è bene sapere che:

– le fonti di carboidrati complessi dovrebbero essere presenti ad ogni pasto;
– per quanto riguarda gli alimenti ricchi di proteine è importante rispettare le frequenze seguendo le indicazioni delle linee guida per una sana alimentazione;
– le verdure non sono solo un contorno, ma posso essere protagoniste dei nostri piatti, inserendola sempre nelle ricette;
– la frutta di stagione non deve mancare mai.

Il menù dello smart worker dalla teoria alla pratica

LUN: Cous cous con pesce e verdure di stagione + Pera + Acqua
MAR: Melanzane, pomodorini e ricotta con crostini integrali + Mela + Acqua
MER: Riso integrale con pollo e verdure di stagione + Ananas + Acqua
GIO: Bruschette integrali con verdure grigliate, yogurt greco e affettato magro + Fragole + Acqua
VEN: Penne con crema di piselli e zucchine + Frutti di bosco + Acqua

 

Dott.ssa Maria Pia Madarena, Biologa Nutrizionista
Dott.ssa Elena Gavazzi, Dietista Nutrizionista

 

Bibliografia:

Linee guida per una sana alimentazione Revisione 2018 CREA Centro di Ricerca Alimenti
e Nutrizione, 2018
www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/healthy-eating-plate/translations/italian/
https://www.elior.it/news/smart-working-e-pausa-pranzo