Salve, grazie per averci scritto.

Ha descritto una situazione molto precisa che allo stesso tempo potrebbe avere più di una causa.

Prima di tutto sarebbe importante capire se si tratta di un episodio che si è presentato in questo periodo o se è già capitato in passato. Per esempio, ha notato se sua figlia ha mai avuto comportamenti simili sotto stress? O è la prima volta che ha questo tipo di reazioni?

Se queste reazioni le sembrano essere selettive per la scuola, esiste una fobia (una forma di ansia specifica), denominata “fobia scolare” che sperimentano molti bambini, soprattutto durante il periodo delle elementari.  Le consiglio di leggere il nostro articolo sull’argomento in modo da valutare se la bambina manifesti questi possibili sintomi. Per approfondire l’argomento è disponibile sul sito l’articolo sulla “Fobia scolare”.

Se si ritrova nella situazione descritta nell’articolo il mio consiglio è il seguente:

Se la bambina riesce a entrare a scuola e frequentare normalmente le lezioni è importante cercare di farle fare meno assenze possibile, in modo che non diventi evitante e che non si adagi nella sua fobia, mentre se ha difficoltà a entrare e a volte non riesce, potrebbe essere considerato l’intervento di un terapeuta che potrebbe analizzare nel dettaglio la situazione e capire come gestire le frequenze per piccoli step, comunicando anche agli insegnanti la presenza di un disagio importante su cui è bene intervenire al più presto, per non compromettere altre sfere importanti della salute e dello sviluppo della bambina.

Quello che stiamo vivendo è un periodo particolarmente stressante, soprattutto per il mondo della scuola. Le norme da seguire sono infatti particolarmente faticose, gli insegnanti spesso sono stressati e le relazioni sociali compromesse e sembra tutto molto confuso, soprattutto per i bambini che si trovano a crescere in una situazione fuori dal comune e con cui anche gli adulti faticano a convivere. Gli eventi stressanti sono una delle principali cause di questo tipo di fobie e in questo momento diventa difficilissimo avere una routine (che spesso aiuta). Condividere con la scuola (se è presente meglio ancora con lo psicologo scolastico) questo problema potrebbe essere importante per aiutare anche il clima della classe a migliorare, e ciò non può che essere una boccata d’aria in questo periodo difficile.

Se ha bisogno di un ulteriore approfondimento non esiti a scrivere a centroclinicolamongofliera@gmail.com per richiedere una consulenza privata.

 

Dott. Stefano Cosi