“[…] Ricordati sempre che i mostri non muoiono. Quello che muore è la paura che t’incutono”

✏️Cos’è?

La fobia scolare rientra nei disturbi d’ansia e porta i soggetti a sperimentare forti livelli di ansia in relazione all’oggetto “scuola”. Sebbene l’ansia, in questo disturbo, si canalizzi sulla scuola, in casi più gravi la sintomatologia può svilupparsi anche in tutte le altre azioni e spazi di socialità che il bambino vive come: lo sport, il cinema e tanto altro, fino a trovare sollievo solo nel ritiro sociale, protetto dalle mura di casa sua. Tale condizione, se procrastinata, può portare all’abbandono scolastico. È da sottolineare che l’evitamento della situazione ansiogena principale (la scuola) può essere un fattore predittivo per l’insorgenza di altri disturbi psichici significativi che potrebbero compromettere l’ingresso adattativo nel mondo degli adulti.

✏️Chi interessa questa fobia?

In particolare, interessa coloro che frequentano la scuola (di ogni ordine e grado). Nonostante ciò, la prevalenza riguarda i bambini e le bambine della scuola primaria, mentre la sua presenza durante l’adolescenza, sebbene sia più rara, nella maggior parte dei casi è anche più grave.

✏️Come si può affrontare?

Prima di tutto, ciò che aiuta con le fobie è non colpevolizzare l’individuo per il suo comportamento, anche se può sembrarci strano o esagerato. È la sua reazione a un malessere e va rispettata.

Per chi non è esperto e non deve pensare a un intervento, ma vuole stare vicino alla persona, può aiutare quest’ultima cercando di empatizzare il più possibile con la sua sofferenza. Se si tratta di un figlio, è importante prima di tutto parlare con lo psicologo scolastico o, in sua assenza, direttamente con gli insegnanti della scuola, per capire il loro punto di vista rispetto alla situazione e come le difficoltà della persona vengono vissute in classe. Gli insegnanti si sono resi conto di questa sofferenza? Come si comporta la persona quando è in classe? Come sono le interazioni con gli altri compagni? Ci sono altri individui che condividono la stessa esperienza?

La presenza di un professionista che possa raccogliere e gestire le informazioni rilevate è molto importante. Spesso, infatti, lo psicologo della scuola può decidere di effettuare osservazioni cliniche sia all’esterno che all’interno della struttura.

✏️Cosa dicono gli esperti?

In psicologia, una volta che la sintomatologia presentata permetta di fare una diagnosi di Fobia Scolare e non siano presenti comorbilità potenziali con altri disturbi, hanno buona efficacia tecniche di “esposizione” che hanno origine dalle terapie comportamentiste.

Pertanto si consiglia, per l’approccio alla cura di questo tipo di disturbo, di rivolgersi a Psicoterapeuti ad orientamento comportamentale o cognitivo comportamentale che possiedono gli strumenti e tecniche più efficaci.

Per approfondire le tecniche di questi professionisti vedi articolo su “Alcune delle tecniche comportamentali e parte delle tecniche cognitive più utilizzate nel trattamento delle fobie”.

Oltre a questo, cliccando sull’immagine sottostante è possibile svolgere un test di autovalutazione sulla Fobia Scolare del proprio figlio.

 

Dott. Stefano Cosi

Dott.ssa Irene Certini

 

Bibliografia

De Masi, F., Moriggia, M., & Scotti, G. (2020). Quando la scuola fa paura: La fobia scolastica spiegata a genitori, docenti, psicologi e psicoterapeuti. Mimesis.

Grotta, A., & Morra, P. (2017). L’eta’di latenza. L’età di latenza, 135-160.

Kring A. M., Johnson S. L., Davison G. C., Neale J. M. (2017), Psicologia clinica, Zanichelli, Bologna (ed. orig: 2016, AbnormalPsichology, John Wiley&Sons)

Ranieri, F. (2016). Adolescenti tra abbandono scolastico e ritiro sociale: il fenomeno degli «hikikomori». Psicologia clinica dello sviluppo, 20(2), 319-326.